Burocrazia, sistema per contrapporre l’interesse pubblico a quello privato.
Quanti ritengono che il contrasto ad operazioni assai disinvolte non possa che avvenire tramite il controllo? Molti, consapevolmente o a livello inconscio, anche perché viene spiegato e insegnato in molte occasioni.
Il ragionamento non fa una piega, non può essere che a qualcuno sia concesso di fare ciò che vuole, tutto deve essere controllato, giudicato ed approvato o respinto.
Da chi? Quale autorità può essere investita di questo enorme potere? E’ importante saperlo? Dipende, se serve a smontare gli avversari si, se serve a limitare il nostro fare molto meno, anzi la riteniamo un pericolo se non la causa del deterioramento di tutto.
Analogamente non può essere una sola persona, o un gruppo per quanto esteso ed organizzato, a controllare tutto, come potrebbe? Nemmeno nei sistemi totalitari il dittatore di turno lo potrebbe fare in prima persona! Ed ecco quindi l’invenzione della burocrazia, strumento di governo del territorio, e delle persone che lo abitano!
La burocrazia come strumento quindi, vero e proprio braccio armato delle dittature? Ma se ce l’abbiamo pure nelle democrazie… Certo che se la differenza non ci è chiara un motivo ci sarà, altro che interesse pubblico contrapposto a quello privato: a noi comuni mortali è proibito tutto (ripeto tutto!) mentre a “Qualcuno” è concesso tutto (ripeto tutto!).
A quando le prime manifestazioni del sano orgoglio di essere sudditi?
autore: Massimo Meneghin
#burocrazia: a quando le prime sane manifestazioni dell’orgoglio di essere sudditi?