Lancio un segnale, solo in provocatorio: in barba a tutta la progettazione on-line, low-cost, social, condivisone vera e fasulla, innovazione e quanto altro perché non proviamo a fare qualcosa in squadra, condividendolo davvero. Ci mettiamo cioè a FARE utilizzando questi strumenti, finora adoperati per motivi che non disprezzo ma che non sono in grado di farci fare un salto di scala, i motivi non il mezzo.
La scommessa è: riusciamo a progettare insieme? Insieme vuol dire committente, architetto, ingegnere, muratore, elettricista, idraulico, dipintore, ecc. cioè persone, anche più di una per lo stesso ruolo (o siamo gelosi?) e non aziende (impersonali!)?
Vuol dire fare di più che chiacchierare in rete per sfruttare la quantità di competenze che ci sono in giro per il mondo ed aspettano solo di essere colte! Le reti di persone e aziende non sono più una novità, il lavorare utilizzando internet è diventato perfino banale, però si può fare molto di più, ad esempio far circolare le informazioni non solo per acquisire commesse, non solo per trovare il miglior prezzo, ma proprio per condividere le capacità di risolvere le soluzioni specifiche.
Con la concretezza del caso, chi dovendo o volendo mettere mano a qualche area o edificio (ma anche altro, perché no? un progetto di immagine, comunicazione, processo o altro) è disponibile a rendere pubblici i propri desiderata ed a raccogliere i frutti della collaborazione in rete? E, simmetricamente, chi vuole provare a rispondere a questi stessi bisogni, collaborando con altri (di altri luoghi, di altra storia, di altra preparazione, di altro…)?
Inizio io, offrendo le mie competenze specifiche ed impegnandomi a coordinare la cosa, mettendo in rete ogni passaggio, per condividerla e raccogliere ulteriori contributi!
autore: Massimo Meneghin
#progettiamo insieme, la #condivisione può dare vantaggi reciproci (ai non gelosi, ovviamente)