Imparare l’inglese è fondamentale, bella novità!
Parlarlo all’estero, con gli stranieri che ci sono qui in Italia o nei team (notare il termine) internazionali è un must (ci risiamo…)
Serve un cambio di passo, dicono molti, e l’ho scritto pure io in altre pagine di questo sito, perciò lancio la proposta -epocale, direi- di sostituire l’italiano con l’inglese, basta con questa nostra straordinaria e ricca lingua, da domani tutti a scrivere e parlare in quella lingua, povera, sempre e comunque.
I vantaggi sono evidenti. A prova di contestazione, tanto che accetto sfide e scommesse.
Il primo beneficio consiste nel liberarsi -definitivamente- di tutti quelli che parlano senza aver niente da dire. Non è poco, lo so. Sembra impossibile, vi immaginate, tanto per fare un esempio, tutti quei sapienti, megatuttologi incapaci di coniugare un semplice congiuntivo nella loro lingua madre, costretti a parlare in inglese: invece di spiegarci quello che non sanno dovranno stare in silenzio. Cento, anzi mille punti!
Il secondo è la possibilità di riarticolare concetti tristi in modo allegro. Volete mettere il discutere dei morsi della fame nel tentativo di mettere in piedi qualche iniziativa per sopravvivere contro l’elogiare il bootstrapping? Non sembra un gioco, piacevole pure? Perché allora non organizziamo dei veri e propri campionati? Uniamo l’utile al dilettevole, per tutti i partecipanti -chiamiamolo “premio di consolazione” un piatto di minestra per chi vince primo, secondo, contorno e caffè, acqua e vino compresi!
autore: Massimo Meneghin
come liberarsi dal #tuttologo che spiega quello che non sa? passare alla lingua inglese potrebbe essere molto utile