Massimo Meneghin riqualificare l'impianto di riscaldamento

Una grossa parte della spesa che  sostiene chi abita una casa è destinata al riscaldamento.

La trasformazione della temperatura interna dei locali durante la brutta stagione avviene generalmente mediante apparecchiature, denominate caldaie, bruciatori o simili, che bruciando qualcosa (gas, gpl, carbone, legna, gasolio, elettricità o altro) producono del calore da distribuire nella casa, aumentandone -appunto- la temperatura, e quindi il nostro benessere.

Da tempo abbiamo superato la fase in cui il problema principe era, quanto meno per la maggior parte di noi,  scaldarsi, oggi, dato per acquisito tutto ciò, vorremmo di più: farlo con qualità ed economia ma anche in modo sostenibile, rispettando l’ambiente, senza produrre inquinamento ma nemmeno sprecare energia.

Anche in questo caso si parla di riqualificazione energetica per indicare gli interventi che portano all’abbassamento del consumo di energia, ma la definizione non è proprio corretta: risparmio energetico è diverso da riqualificazione energetica.  Noi li consideriamo sinonimi ma la qualità è di più, anzi è altro, e deve riguardare tutti  gli aspetti. Quello economico, infatti, può essere il motivo che ci spinge all’azione ma l’impianto che andremo ad installare ci darà la possibilità di risparmiare per avere un calore migliore per tempi, diffusione, regolazione, mantenimento e via dicendo.

autore: Massimo Meneghin

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