Massimo Meneghin risanamento

Nelle nostre case, e nei luoghi dove lavoriamo, le presenze nocive possono farsi sentire, anche in modo consistente. Non ne facciamo l’elenco e nemmeno la classifica basata sulla pericolosità ma elenchiamo in ordine sparso, a solo titolo di esempio, alcuni accadimenti cui bisognerebbe far fronte.

In copertura, ma non solo, vi può essere l’amianto, probabilmente già deteriorato e che quindi rilascia fibre che possono essere respirate, conficcandosi nei polmoni.

I piani inferiori, specie se interrati, potrebbero essere invasi dal radon, gas radioattivo e pericoloso se inalato.

Le murature, ma anche i pavimenti controterra e le coperture, potrebbero essere intaccati dall’umidità, che pur non essendo considerabile tra gli inquinanti è causa di malattie per l’insalubrità degli ambienti.

Anni fa, per una vera e propria moda passeggera,  sono stati posati alle pareti prodotti di tipo plastico, le copertura sono state inguainate e alle finestre sono state applicate le controfinestre in alluminio col risultato di rendere gli edifici perfettamente impermeabili, quasi fossero navi, caratteristica che è stato dimostrato essere deleteria per gli stessi fabbricati ma soprattutto per le persone che ci vivono.

Impianti di condizionamento mal regolati seccano l’aria e si potrebbe continuare, limitiamoci però a dire che in questi e molti altri casi gli interventi sono assai fattibili, dalla taratura degli impianti alla rimozione di parti non strutturali. Non così nel caso della costruzione con materiali contaminati (l’analisi dei materiali di scarto, cioè provenienti dalle demolizioni, ha spesso mostrato parti consistenti di veri e propri veleni presenti negli edifici abitati fino a poco prima) oppure dell’edificazione in siti inquinati, ad esempio su terreni in cui è stato sotterrato tutto ciò che era troppo costoso o impossibile smaltire, oppure in aree interessate da elettromagnetismo. Il problema in queste circostanze è di tale portata da non poter essere nemmeno affrontato a livello del singolo edificio ma richiede l’intervento a livello superiore, per cui deve ritenersi, nel breve periodo, di impossibile soluzione.

autore: Massimo Meneghin

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