In altra sezione di questo vengono raccolte -in parte- le risposte al quesito “la casa che vorrei“, con l’esplicito riferimento alla libertà del desiderio, del tutto svincolato -se lo desideriamo- dalla più o meno triste realtà o assai concretamente riferito a quei piccoli cambiamenti che potrebbero farci stare meglio e che davvero potremmo concretamente attuare.
Diverso è quanto prende inizio qui e ora: “la casa che potrei”!
Assoluta concretezza, con ovvio ed invalicabile riferimento alle capacità economiche di ognuno. Niente voli, qui si ragiona su cosa davvero è alla nostra portata, facendo il passo nel rispetto della gamba ma anche suggerendo il modo per spendere bene -e soprattutto nel migliore dei modi- il proprio denaro.
Il perno di tutto è proprio in quel condizionale, potrei: presente del verbo potere, è la capacità di fare, adesso.
Non è vero che non si può fare, si può, eccome.
Il problema è come riuscire a trasformare quella potenzialità in concreta esecuzione.
Due sono le “cose” da fare, la prima è analizzare in modo serio ed approfondito da una parte lo stato attuale ove pensiamo di intervenire e dall’altra quali sono le possibilità di trasformazione che davvero ci possiamo permettere, e naturalmente a quali condizioni. Il che si può riassumere nello slogan niente improvvisazioni!
L’altro è apparentemente ancor più semplice da comprendere e da mettere in pratica ma in realtà è il vero scoglio: l’atteggiamento nei confronti del cambiamento.
Molto si può fare e questo è il momento di comprare casa, se non l’abbiamo, o di riqualificare casa, se la possediamo ma non è in ottime condizioni, oppure di ristrutturare casa, se questa ha bisogno di essere modificata!
autore: Massimo Meneghin
la #casa che potrei: luogo dove condividere desideri e potenzialità sulla nostra #abitazione, e magari scoprire che…
Aggiungerei una massima che, soprattutto di questi tempi, appare illogica: “ chi più spende meno spende”. Il che non significa affatto sprecare denaro, anzi!