Le discussioni sui massimi sistemi fatte da persone non all’altezza della situazione sono assai misere. Se fossero semplicemente inutili saremmo a cavallo, purtroppo sono addirittura dannose. Il cavallo si trasforma in asino.
L’inseguimento dei principi (quelli teorici, non i figli dei re, peraltro da rincorrere per altri motivi) sembra dirci che questi, se corretti (e naturalmente ognuno di noi sa cosa è giusto e cosa no) dovrebbero garantire la soluzione ad ogni problema. E’ un’ingenuità colossale, tollerabile negli studenti molto giovani, e solo a loro concessa.
I proclami servono a nascondere quello che si fa davvero ed a chiamare a raccolta chi crede in quei principi e ritiene non solo corretto perseguirli ma addirittura che chi lo fa agisca correttamente, al di sopra delle parti e semmai nell’interesse dei “giusti”. Mai fu fatta valutazione più errata.
Con un pizzico di provocazione lancio perciò la proposta di azzerare le questioni di principio e di considerare solo i risultati conseguiti. Già sento i boati per la distanza tra gli enunciati (altissimi) ed il raccolto (sotto lo zero).
Da dove potremmo cominciare? Non c’è che l’imbarazzo della scelta, ecco i primi esempi…
Chi ci spiega l’importanza di liberarci delle ricchezze immonde ci suggerisce anche come farlo: consegnandole a loro…
E il lavoro, davvero rende liberi? E chi non lo ha?
autore: Massimo Meneghin
dobbiamo azzerare le questioni di #principio in quanto #mistificazioni allo “stato” puro!