Il Condono edilizio 2024 non riguarda tutti gli abusi!

Il Condono edilizio riguarda le difformità tra i titoli edilizi e quanto realizzato possono naturalmente essere di ogni tipo. La variabilità dei casi si muove, infatti, tra la perfetta conformità edilizia, magari grazie a qualche opportuna variante in corso d’opera, in giù…

Se tutto torna non è necessario fare nulla, al massimo potremmo complimentarci con chi ha lavorato così bene: tecnici, imprese e maestranze.

Quando invece emerge qualcosa è imperfetto non resta che agire e, possibilmente, metterci una pezza, in primis analizzando. Alcuni casi, infatti, saranno trascurabili ed altri rientreranno nella tolleranza ammessa, ed ancora possiamo stare tranquilli!

Salendo, potremmo riscontrare vere e proprie difformità edilizie che richiedono la domanda di condono. Banalmente la cosa ci farà perdere un sacco di tempo e, a seconda dell’entità del problema, una quantità di denaro più o meno importante. Il risultato però sarà quello di risolvere il problema una volta per tutte!

Purtroppo però non mancheranno casi che superano il portato della norma. Come ci si deve comportare in queste situazioni? Ci sono altre soluzioni?

La risposta non è una sola ma varia quasi da caso a caso, perchè questi sono raggruppabili in famiglie omogenee, il cui numero è comunque molto alto, dato che la casistica è davvero molto ampia!

Innanzitutto, il non poter far ricorso a questo tipo di procedimento -il Condono edilizio 2024– non significa che non si possa fare nulla, come se non ci fossero alternative. Certo, c’è modo di dar molto di più ma in base alla normativa ordinaria, dovendo sottostare ad una legislazione sicuramente molto più restrittiva.

Non c’è altro da fare che affidarsi a tecnici competenti. Il fai da te imperante è operazione ad altissimo rischio! Chi crede di essere in grado di far da solo, forte della propria supponenza e di qualche lettura sul più importante motore di ricerca, non trascuri i guai in cui rischia di infilarsi, sicuramente di costo maggiore del “finto” risparmio conseguito inizialmente!

autore: Massimo Meneghin

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