Perchè conviene il condono edilizio 2024

Non tutti i fabbricati possono essere venduti e nemmeno sfruttare le agevolazioni per la ristrutturazione!

La normativa in vigore dai tempi del primo condono edilizio -era il 1986!- impedisce il trasferimento tra vivi dei fabbricati abusivi. La compravendita -ma anche la donazione– sono perciò negati!

Non è poco, anche perché un immobile che non può essere scambiato per denaro -perché questo è la compravendita- ha un valore nullo! Certo, se non lo posso vendere vale zero!

La persona accorta perciò procede subito, senza procrastinare alla verifica dei propri fabbricati. Ovviamente meglio se con l’aiuto di un tecnico specializzato! Agirà poi in funzione del risultato scaturito dall’analisi.

La cosa è importante anche se non devi vendere (o donare), prima o dopo lasceremo i nostri beni ai parenti più stretti (o a qualche associazione). Anche questa volta un conto è “trasferire” qualcosa che valga, ben diverso “regalare” problemi…

Ci potrebbe pure capitare di dover vendere pur non avendolo previsto e non desirandolo, ad esempio perchè noi (o un parente caro) dobbiamo esser ospitati in qualche struttura. Una delle conseguenze è che siamo chiamati a pagare un canone mensile, che potrebbe essere superiore alla pensione o allo stipendio del diretto interessato.

Non aderendo al condono 2024, nel caso siano presenti difformità o abusi edilizi nel fabbricato venduto, si corrono grossi rischi. Si potrà essere chiamati, a seconda della gravità di quanto illegittimo, dal restituire parte di quanto incassato (la classica “riduzione del prezzo“) alla riacquisizione dell’immobile e contestuale restituzione del prezzo, ovviamente maggiorato dal danno, ovviamente cospicuo, provocato (si parla in questo caso di “annullamento del rogito“).

Infine, la legittima ristrutturazione del fabbricato non è possibile, per cui si perde la possibilità di ricorrere alle specifiche agevolazioni fiscali, il che, ovviamente, comporta l’aumento dei costi rispetto a quanto si potrebbe fare.

La somma di tutto quanto indicato non fa che dimostrare -inequivocabilmente- la convenienza di possedere fabbricati regolari, se già non lo sono, non resta che far ricorso al condono edilizio 2024.

autore: Massimo Meneghin

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